La Sindrome Nintendo: Il fantasma del Natale futuro

E alla fine anche la Wii pagò dazio ai suoi limiti.

Giusto due giorni fa Satoru Iwata ha risposto ad una convocazione degli investitori Nintendo ammettendo che, se le vendite natalizie della console non andranno sufficientemente bene, la casa di Kyoto potrebbe “trovarsi nei guai“.

Non è infatti un mistero che, nonostante mantenga saldamente la corona di questa generazione, ormai da diversi mesi i numeri della console Nintendo siano in calo, prevedibilmente sorpassata da una concorrenza tanto più performante e longeva in termini tecnici.

Esaurita infatti l’apparentemente interminabile scia di stupore e moda per una macchina economica ma dalla concezione innovativa, accessibile ed anticonformista, Nintendo si trova ora a fare i conti con il rovescio della medaglia di quelle scelte che negli ultimi 5 anni l’hanno riportata in cima al mondo.

Con prezzi ormai abbordabili per tutte le console sul mercato e con Sony e Microsoft che si spintonano per salire tardivamente e goffamente sul carro di motion control e casual gaming, la Wii si trova improvvisamente senza un’identità definita e con un’appetibilità ormai risicata, riconducibile praticamente alle solite esclusive Nintendo, chiamate ancora una volta -l’ennesima- a salvare la situazione.

Situazione peraltro prevedibile: ovvio che la lunghissima vita che sta graziando questa generazione mettesse progressivamente in crisi una macchina il cui hardware è sostanzialmente paragonabile a quello della generazione precedente, tant’è che di tutti e tre i competitor, Nintendo è l’unica che abbia già confermato l’esistenza di una Wii 2 e iniziato a far girare voci su quanto fantastica ed innovativa sarà la nuova macchina.

Posto però che a questo punto il lancio avverrà non prima dell’autunno 2011 resta il fatto che, per la prima volta, Nintendo si trova con una console a corto di fiato a 3/4 di gara, che non può contare su vendite sostenute e stabili fino all’ultimo momento utile per la presentazione della console successiva; negli utili si viene quindi a creare un pericoloso buco temporale che l’azienda ad oggi non pare in grado di evitare, avendo rinviato tutte le sue cartucce migliori a dopo febbraio.

Sono quindi più che concreti i dubbi di Iwata sulle prossime feste 2010 quando, prima del lancio di Zelda Skyward Sword e del 3DS -che a prescindere dai dubbi espressi dal sottoscritto sarà un successo colossale- ineluttabilmente tutte le promesse tradite (Wii Motion Plus anyone?), le idee eccessivamente azzardate (Vitality Sensor anyone?), i tentativi falliti  e le delusioni parziali (Metroid Other M anyone?) e totali (vedasi alla voce “terze parti“) ritorneranno infine sulle marmoree capocce di Kyoto, rannuvolando un po’ la precoce terza età di una console eccezionale, che ha fatto del binomio “rivoluzione & tradizione” la sua filosofia, tradendo però nel contempo sia l’una che l’altra.

[Scritto in origine per InsideTheGame.it]

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