HD: il vero Cavallo di Troia™ di questa generazione di console.

Quando venne presentata la Xbox 360 la sua caratteristica più rivoluzionaria, a detta di chi l’aveva creata, non era un negozio online su cui spendere anche i nostri ultimi residui di € dopo il salasso di un gioco AAA, nè tantomeno l’inebriante capacità della macchina di illuminare con un infausto anello rosso i nostri salotti.

Il vero motivo per cui la 360 andava acquistata era che si trattava della prima console della storia in alta definizione.

Quando Sony finalmente riuscì a presentare qualcosa di concreto ai tanti che avevano resistito alle tentazioni Microsoft, la prima cosa che disse, quella che tutti aspettavano, fu che la sua console non solo era in alta definizione, ma addirittura FULL HD, causando nel contempo ondate di esaltazione e di pianto in chi neanche aspirava a tanto e s’era ipotecato la moglie per comprare un televisore HD Ready che non avrebbe mai retto tutto quel ben di Dio.

Si poteva pensare che i pixel in eccesso sarebbero colati fuori dal televisore dalle fessure degli altoparlanti, tanto era potente la PS3!

Tutto questo fiorire di numeri strani seguiti da “i” o “p” arrivava in un mondo ancora impreparato, in cui le televisioni più diffuse erano ancora quelle a tubo catodico e il concetto di TV al plasma sapeva ancora di Star Trek; vista l’apparentemente inarrestabile ascesa del mercato videoludico e avendo già vissuto qualcosa di simile con il DVD, i più smaliziati non poterono fare a meno di vedere le nuove console come un cavallo di Troia per portare dentro le nostre case l’alta definzione e convicerci finalmente ad un upgrade del televisore di cui molti non sembravano sentire veramente l’esigenza.

Impressione rafforzata peraltro da Capcom, che con il suo Dead Rising portò alla nostra attenzione la da lì in poi tristemente nota “Sindrome dei caratteri minuscoli”, alla cui correzione la casa giapponese si oppose tanto fermamente quanto inspiegabilmente, nonostante le proteste e le diottrie perse dei tanti che si ostinarono a giocarlo su un normalissimo catodico (presente!).

Il futuro sembrava quindi a senso unico: se volevi entrare nella “next generation” DOVEVI prendere un televisore HD.

Eppure.

Eppure, a 5 anni da questa pseudo-rivoluzione, l’impressione è che noi sedicenti smaliziati del videogioco siamo stati fregati, turlupinati.

O più semplicemente dobbiamo solo ammettere che abbiamo clamorosamente toppato interpretazione.

Sì, perchè con il senno di poi possiamo affermare con un certo margine di sicurezza che è stata l’alta definizione a portare le console next-gen nelle nostre case, e non il contrario. Un’affermazione azzardata? Può essere, ma ampliamo un attimo la visuale.

Anzi, andiamo all’estremo opposto dell’universo: Nintendo, l’unica che non ha creduto nell’HD, almeno per questa generazione.

Per la casa di Kyoto, l’unica possibile evoluzione del videogame risiedeva nel motion control. Il risultato? Una console creata su questa granitica certezza, indissolubilmente legata al proprio controller e alle sue potenzialità: sin dall’inizio ogni Wii è stato venduto con Wiimote, Nunchuck e Wii Sports inclusi, segno di quanto inscindibile fosse questa nuova caratteristica dalla concezione stessa della console.

Spostiamoci ora sulle console HD.

Non solo ad oggi nessuna macchina viene nativamente venduta con un cavo HDMI, ma addirittura le prime versioni economiche della 360 non presentavano neanche questo tipo di uscita video, smentendo nella sostanza i proclami iniziali, che spacciavano l’HD come un passaggio ineluttabile per avere un vero videogioco next-gen.

Anche perché, e siamo in tanti a ricordarlo benissimo, la PS2 funzionò così bene da ariete per il DVD proprio in virtù del fatto che non soltanto i giochi sfruttavano il supporto, bensì ogni macchina era anche un (discreto) lettore di DVD video.

Ognuna.

(2000) Vuoi una PS2? Ti porti a casa un lettore DVD.

(2005) Vuoi una console HD? Devi scegliere la versione giusta della 360, e in ogni caso devi anche acquistare il cavo apposito.

E qual’era l’utente che sicuramente avrebbe fatto caso alla versione della console, e sicuramente si sarebbe preso subito il cavo HDMI assieme alla macchina?

Quello che aveva già una TV HD a casa.

Già perché le console erano e sono ancora oggi il modo migliore per sfruttare veramente l’alta definizione, considerato che la percezione della differenza è molto più netta, che la TV digitale fatica a partire e spesso non è qualitativamente soddisfacente mentre i film (escludendo quelli girati da 5 anni a questa parte) per quanto rimasterizzati-ridigitalizzati-rimaneggiati restano comunque legati ai limiti dei mezzi con cui sono stati girati in origine, rimandando la vera rivoluzione a quando si inizieranno a mettere in tre dimensioni anche i grandi classici del cinema (…Guerre Stellari 3D?).

Nonostante questo, è però vero anche che finora anche le console HD si sono dimostrate piuttosto al di sotto delle aspettative per quel che riguarda la qualità grafica media, tradendo la promessa di sfruttare a fondo le caratteristiche delle nostre nuove, fiammanti TV: pochissimi i giochi in 1080p per la PS3, per lo più scaricabili e non troppo impegnativi per la macchina; assenza pressochè totale di filtri essenziali per l’aspetto complessivo come l’anti-aliasing; performance grafiche d’effetto ma concretamente deludenti persino nei titoli più attesi come Halo 3, grandissimo gioco ma clamorosamente mediocre sia per risoluzione effettiva quanto per framerate.

Cosa che evidenzia un altro problema nel rapporto fra console e alta definizione: quest’ultima infatti si è clamorosamente rivelata un’arma a doppio taglio per gli sviluppatori, rendendo molto più complesso e costoso il loro lavoro senza un guadagno effettivo in termini di potenzialità ludiche. Anzi, il doversi attenere ad uno standard grafico minimo comunque più alto di prima e la difficoltà delle macchine attuali nel rendere agevole il compito hanno paradossalmente comportato nuove limitazioni, e innalzato ancora di più il livello dello scontro sul piano dei fondi disponibili: in un settore di mercato in cui l’aspetto grafico è sempre più rilevante, riuscire a creare un gioco esteticamente attraente è sempre più lungo, difficile e costoso, costringendo gli sviluppatori di piccole-medie dimensioni a tentare nuove strade o morire nel tentativo.

Tanto che persino un gioco come Little BIG Planet, a cui sicuramente i soldi non sono mancati ma che nasce da una software house di dimensioni tutto sommato contenute, perde un po’ nel passaggio da un televisore catodico ad uno FullHD.

E questo ci porta infine a notare come per la prima volta si sia posto un problema di retrocompatibilità “esterno” alle nostre amate console: se l’aspetto dei giochi per Wii su uno schermo ad alta definizione è tutto sommato è accettabile, già collegare una Playstation 2 può provocare momenti di sconforto, mentre vedere il mitico Metal Gear Solid su PSOne è semplicemente un colpo al nostro povero, nostalgico cuore.

Una serie di fattori che ridisegnano gli ultimi 5 anni, delineando un quadro in cui nè Xbox 360 nè Playstation 3 si sono presentate sul mercato realmente pronte per l’alta definizione, non potendo quindi fungere da apripista per un passo avanti che i produttori  di televisori stanno facendo indipendentemente da tutto il resto. Col senno di poi è come se la diffusione dell’HD nelle case sia un processo lento ma inevitabile (almeno per noi acquirenti – andate in un qualunque negozio di elettronica di consumo e cercate di comprare un CRT se ci riuscite..) a cui le console hanno contribuito solo modestamente, risultandone invece inaspettatamente trainate in quanto ancora identificano il modo migliore e più immediato per sfruttare al massimo le caratteristiche di televisori troppo avanzati per quello che viaggia attualmente nell’etere ed in videoteca.

In conclusione, a riprova dello scarso effetto traino esercitato dalle console sulle vendite delle HDTV, citiamo un’intervista dello scorso anno a Mark Rein, vice-presidente di Epic, che ammetteva candidamente che:

Delle console vendute finora, la maggior parte non è collegata ad una TV HD. Quindi sia che si parli di una nuova Xbox o della Playstation 4, il punto è che non siamo ancora pronti.

Il che ovviamente non esclude che tanti di noi videogiocatori abbiano comprato un televisore FullHD principalmente per i videogames (presente! #2), ma probabilmente la realtà è che siamo una porzione molto più piccola di quanto non si pensasse cinque anni fa, considerato anche che la sovrana assoluta di questa generazione hardware è proprio l’unica console che non ha scommesso tutto sull’HD.

Vi lascio con una domanda: il passaggio alle TV tridimensionali sta riproponendo, a brevissima distanza, una situazione che per molti versi è simile a quella appena descritta; secondo voi stavolta che ruolo avrà il videogioco nella diffusione delle TV 3D?

[Scritto in origine per InsideTheGame.it]

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